Programmazione delle attività ed obiettivi di rivalorizzazione del Laghetto delle Vergini

 

 

Il Laghetto delle Vergini è un’area seminaturale finalizzata alla didattica ambientale di circa 2,5 ettari di estensione che si trova all’interno del Parco Idroscalo. Il complesso, al centro di un’area fortemente antropizzata e soggetta a notevoli fonti di disturbo, è caratterizzata dalla presenza di habitat terrestri ed acquatici di grande valore naturalistico e ambientale.

La caratteristica principale dell’area è rappresentata da un piccolo specchio d’acqua (circa 1 ettaro) circondato da un bosco di latifoglie  venuto alla luce nei primi anni dello scorso secolo come conseguenza delle attività di estrazione di materiale inerte per l’edilizia.

 

Le potenzialità didattiche e ambientali dell’area hanno spinto la Provincia di Milano,  che si è avvalsa della collaborazione del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Milano, a sviluppare un progetto di recupero dell’area. 

Il progetto, iniziato nel 1984, fu chiamato Permacoltura (termine che prende origine dalla fusione delle parole permanente e agricoltura) ed Agrobiologia ed aveva l’ambizioso obiettivo di favorire l’instaurarsi di numerose varietà di habitat semplicemente intervenendo sulla regolazione dei profili del terreno e sulle successioni della vegetazione attraverso l’uso guidato dell’energia solare.

 

Ancora oggi, ogni anno, il Laghetto delle Vergini è visitato da oltre 3000 bambini delle scuole elementari e medie e da un migliaio di persone adulte che partecipano alle varie iniziative.

Le attività didattiche sono realizzate in parte dalla Direzione Risorse Ambientali nell’ambito del progetto Pegaso che si avvale della collaborazione dell’Università di Milano-Bicocca e del Servizio di Vigilanza Volontaria ed in parte dal “Paese di Vattelapesca”, ideate ed organizzate dall’Ufficio Caccia e Pesca.

 

La Direzione Centrale Idroscalo per l’anno in corso ha attivato una serie di particolari iniziative di recupero e di rivalorizzazione del laghetto.

Come già avvenuto negli ultimi anni, in tutti i fine-settimana di giugno, luglio, agosto e settembre è possibile visitare “Il giardino delle farfalle”.  Il percorso guidato si snoda all’interno del laghetto dove sono state piantumate essenze vegetali che costituiscono il nutrimento delle larve di farfalla o sono idonee alla deposizione delle uova da parte degli individui adulti. Le visite, coadiuvate da una cartellonistica, sono seguite da personale specializzato in collaborazione con il Gruppo Ecologico Est Milano (GREEM).

A partire dal prossimo anno, le larve dei lepidotteri saranno coltivate ed allevate in una speciale serra appositamente edificata nell’area del laghetto. La Provincia si propone l’obiettivo di realizzare grazie a questa struttura una serie di iniziative che prevede, oltre alle visite guidate, l’organizzazione di corsi per tutti i livelli scolastici (dalle elementari alle Università).

 

Tra le priorità di recupero dell’area è anche previsto per l’anno 2006 il ripristino della funzionalità del “Muro solare riflettente”. Si tratta di un muro concavo realizzato in pietra naturale molto chiara (pietra bianca di Credaro – che affiora lungo la fascia pedecollinare dalla brianza al lago d’Iseo) orientato a est-ovest, perpendicolare alla diagonale maggiore del laghetto. Questo muro, lungo 14 metri e alto 4, sfruttando la sua potenzialità di riflettore solare e quindi di volano termico, permette di sviluppare una zona calda verso sud capace di sostenere una vegetazione tipica di climi più temperati di quello padano come ulivo, fico, corbezzolo, limone ecc.

E’ inoltre prevista la riorganizzazione e la funzionalità degli alveari.

Infine verrà realizzata, su una superficie di circa 400 mq, una recinzione in legno e rete di plastica provvista di un cancello di ingresso, e di un laghetto di circa 20 mq per ospitare alcuni animali da cortile presenti nell’area come galline, oche e anatre.

 

Lungo i percorsi didattici sono posizionate delle bacheche fisse in legno nelle quali sarà possibile affiggere dei pannelli per coadiuvare le attività didattiche che verranno di volta in volta organizzate.